Incontriamo Gesù - Orientamenti per l’annuncio e la catechesi in Italia


Il testo Incontriamo Gesù, redatto dalla Commissione Episcopale per la dottrina della fede l’annuncio e la catechesi e sancito dal voto della 66a Assemblea Generale della Conferenza Episcopale Italiana (Roma, 19-22 maggio 2014), è il frutto del lungo cammino svolto per delineare gli Orientamenti per l’annuncio e la catechesi in Italia.

In esso, avendo ben chiaro che l’obiettivo dell’annuncio e della catechesi è la conversione e la formazione e l’assunzione del pensiero di Cristo: «Pensare secondo Cristo e pensare Cristo attraverso tutte le cose» (san Massimo il Confessore),  si enuncia una bella descrizione/definizione dell’IRC.

«L’insegnamento della religione, valorizzando i metodi scolastici, si distingue dalla catechesi e si caratterizza per l’evangelizzazione della cultura, la trasmissione e documentazione delle conoscenze sull’identità del cristianesimo e della vita cristiana nel confronto con altre religioni.

Con questo insegnamento «la scuola e la società si arricchiscono di veri laboratori di cultura e di umanità, nei quali, decifrando l’apporto significativo del cristianesimo si abilita la persona a scoprire il bene e a crescere nella responsabilità, a ricercare il confronto e a raffinare il senso critico, ad attingere dai doni del passato per meglio comprendere il presente e proiettarsi consapevolmente verso il futuro» (Benedetto XVI, Discorso agli insegnanti di religione cattolica, 25 aprile 2009).

È proprio del docente di religione cattolica dimostrare le differenze e le intrinseche convergenze tra l’IRC e la catechesi della comunità cristiana, indicando le possibilità di approfondimento dell’eventuale domanda religiosa (Cf. CEI, Insegnare religione cattolica, 1991).

In un’ottica di distinzione nella complementarità va, per esempio, ripensato il collegamento tra catechesi parrocchiale e insegnamento della religione cattolica. Nel rispetto della finalità culturale di quest’ultimo, sarà cura delle comunità cristiane istituire un dialogo con gli insegnanti presenti sul territorio».

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