... Ecco
la difficoltà di questi tempi: gli ideali, i sogni, le splendide speranze non
sono ancora sorti in noi che già sono colpiti e completamente distrutti dalla
crudele realtà.
È un gran
miracolo che io non abbia rinunciato a tutte le mie speranze perché esse
sembrano assurde e inattuabili. Le conservo ancora, nonostante tutto, perché
continuo a credere nell’intima bontà dell’uomo.
Mi è impossibile costruire
tutto sulla base della morte, della miseria, della confusione.
Vedo il
mondo mutarsi lentamente in un deserto, odo sempre più forte l’avvicinarsi del rombo
che ucciderà noi pure, partecipo al dolore di milioni di uomini, eppure, quando
guardo il cielo, penso che tutto volgerà nuovamente al bene, che anche questa
spietata durezza cesserà, che ritorneranno l’ordine, la pace e la serenità.
Intanto
debbo conservare intatti i miei ideali; verrà un tempo in cui forse saranno
ancora attuabili.
la tua Anna
15 luglio
1944
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