PREGHIERA PER I CRISTIANI PERSEGUITATI. ADERISCO ANCH'IO

Avvenire apre una pagina per aderire personalmente alla preghiera per i cristiani perseguitati del 15 agosto.



Noi pero’ abbiamo questo tesoro in vasi di creta, affinche’ appaia che questa straordinaria potenza appartiene a Dio, e non viene da noi. In tutto, infatti, siamo tribolati, ma non schiacciati; siamo sconvolti, ma non disperati; perseguitati, ma non abbandonati; colpiti, ma non uccisi, portando sempre e dovunque nel nostro corpo la morte di Gesu’, perche’ anche la vita di Gesu’ si manifesti nel nostro corpo. Sempre infatti, noi che siamo vivi, veniamo consegnati alla morte a causa di Gesu’, perche’ anche la vita di Gesu’ si manifesti nella nostra carne mortale.
«Questa straordinaria potenza appartiene a Dio, e non viene da noi». La fortezza dei martiri viene da Dio, è dono di Dio. Invochiamo questo dono per i nostri fratelli perseguitati. Invochiamo da Dio il dono della fortezza anche per noi, perche’ possiamo testimoniare con coraggio la nostra fede di fronte a un mondo scristianizzato, il dono della fortezza nelle dure prove della vita, nelle sofferenze fisiche e morali, il dono della fortezza perche’ la nostra vita sia sempre coerente con la nostra fede anche quando si tratta di pagare di persona.
La fortezza dei martiri, come pure la fortezza nostra, è legata alla consapevolezza che non siamo mai soli: «perseguitati, ma non abbandonati». Il Signore non ci abbandona mai. Non abbandona mai la sua Chiesa, anche se permette per lei grandi tribolazioni. Il Signore non abbandona mai ognuno di noi, anche nelle grandi bufere della vita. La fortezza che viene da Dio risplende in tutta la sua luce proprio mentre prendiamo coscienza della nostra umana debolezza: «La forza infatti si manifesta pienamente nella debolezza. Mi vantero’ quindi ben volentieri delle mie debolezze, perche’ dimori in me la potenza di Cristo. Percio’ mi compiaccio nelle mie debolezze, negli oltraggi, nelle difficolta’, nelle persecuzioni, nelle angosce sofferte per Cristo: infatti quando sono debole, è allora che sono forte» (2 Cor 12,9-10).

dal libro In preghiera con la Chiesa perseguitata

Commenti